Ciao,
Ti racconto la mia esperienza dell’anno scorso. Verso i primi di gennaio, il professore pubblica i risultati delle prove intercorso dando a ciascuno un voto da 18 a 28 (per i promossi) e ci convoca tutti un pomeriggio a via claudio per la prova orale. Fa entrare tutti in aula, fa l’appello e cominciamo. Complessivamente l’orale è stata quasi una “formalità” (conta che in un pomeriggio ha esaminato da solo circa 40 persone). Chiama due / tre persone alla volta in ordine di voto partendo dalla fascia intermedia (25) e poi alternando voti più alti e più bassi, lasciando tutti per ultimi i 28. A ciascuno fa una domanda, spaziando davvero su tutto il programma (dalla codifica dei numeri, a spiegare come funziona la chiamata di una funzione, insomma davvero tutto), personalmente mi è stato chiesto il teorema di De Morgan. Ti consiglio veramente di rispondere dicendo quello che ricordi, anche se non sei preparatissimo sull’argomento… essendo tanti a meno che non dici qualcosa di clamorosamente sbagliato il professore non ti interrompe e non insiste facendoti altre domande se sei abbastanza completo. Mediamente se sai esporre in modo convincete la cosa si chiude davvero in pochi minuti. Per quanto riguarda i voti, l’anno scorso ha alzato il voto dello scritto di 2 praticamente a tutti (i 25 diventano 27, i 28 30 e così via). Eccezionalmente qualche 18 è diventato 21 (quasi per “compassione” non perché la risposta del candidato fosse particolarmente brillante) e in occasione di scene mute il voto è stato confermato o aumentato solo di 1. Insomma, se hai studiato un po’ tutto puoi stare davvero tranquillo, il professore non si aspetta nulla di diverso da quello che avete visto al corso. In bocca al lupo