- Esame: Trasmissione numerica, Mario Tanda
- Traccia e/o domande ricevute all'esame: Allo scritto traccia solita di 6 esercizi: 2 sui processi aleatori, 1 sugli inviluppi complessi, 1 sul criterio ML, 1 sul filtro adattato e 1 sul criterio MAP (c’erano due simboli con diversa probabilità a priori). All’orale mi sono state fatte due domande: densità spettrale di potenza di un processo aleatorio, con definizione e motivazione del nome di “densità”; probabilità di errore per simbolo e banda di una segnalazione M-aria ortogonale.
- Libri e appunti utilizzati: appunti presi a lezione, libro di testo consigliato (Proakis, Salehi).
- Eventuali difficoltà riscontrate e/o osservazioni personali: La parte complicata dell’esame non è lo scritto, bensì l’orale. Infatti il prof allo scritto concede ammissione stentata per chi prende da 25/60 a 29/60, poi ammissione piena per chi prende da 30/60 in poi. Gli esercizi del compito, pur essendo talvolta lunghi da svolgere, spesso sono molto simili tra loro e, a meno di qualcuno particolarmente strano, il modo di racimolare 30 punti si trova.
Una volta passato lo scritto, c’è l’orale. Si svolge uno alla volta nel suo studio, dura sui 30/40 minuti, anche in base alla propria preparazione. Inutile dire che le domande possono spaziare su tutto il programma, anche se solitamente fa una domanda sulla parte analogica e un’altra sulla parte numerica. Per chi ha preso da 30 a salire, non c’è alcune limitazione nel voto e non conta prendere un voto altissimo allo scritto: chi prende 30/60 è del tutto equivalente a chi prende 50/60. Per chi ha ricevuto ammissione stentata, credo di aver capito che la limitazione del voto finale sia proprio il voto ricevuto allo scritto (es. prendo 27/60 allo scritto, voto massimo finale è 27).
Per il resto, il prof è molto disponibile e secondo me vale la pena seguire il corso perché facilita la comprensione di alcuni argomenti, soprattutto sulla parte numerica.
- Traccia e/o domande ricevute all'esame: Allo scritto traccia solita di 6 esercizi: 2 sui processi aleatori, 1 sugli inviluppi complessi, 1 sul criterio ML, 1 sul filtro adattato e 1 sul criterio MAP (c’erano due simboli con diversa probabilità a priori). All’orale mi sono state fatte due domande: densità spettrale di potenza di un processo aleatorio, con definizione e motivazione del nome di “densità”; probabilità di errore per simbolo e banda di una segnalazione M-aria ortogonale.
- Libri e appunti utilizzati: appunti presi a lezione, libro di testo consigliato (Proakis, Salehi).
- Eventuali difficoltà riscontrate e/o osservazioni personali: La parte complicata dell’esame non è lo scritto, bensì l’orale. Infatti il prof allo scritto concede ammissione stentata per chi prende da 25/60 a 29/60, poi ammissione piena per chi prende da 30/60 in poi. Gli esercizi del compito, pur essendo talvolta lunghi da svolgere, spesso sono molto simili tra loro e, a meno di qualcuno particolarmente strano, il modo di racimolare 30 punti si trova.
Una volta passato lo scritto, c’è l’orale. Si svolge uno alla volta nel suo studio, dura sui 30/40 minuti, anche in base alla propria preparazione. Inutile dire che le domande possono spaziare su tutto il programma, anche se solitamente fa una domanda sulla parte analogica e un’altra sulla parte numerica. Per chi ha preso da 30 a salire, non c’è alcune limitazione nel voto e non conta prendere un voto altissimo allo scritto: chi prende 30/60 è del tutto equivalente a chi prende 50/60. Per chi ha ricevuto ammissione stentata, credo di aver capito che la limitazione del voto finale sia proprio il voto ricevuto allo scritto (es. prendo 27/60 allo scritto, voto massimo finale è 27).
Per il resto, il prof è molto disponibile e secondo me vale la pena seguire il corso perché facilita la comprensione di alcuni argomenti, soprattutto sulla parte numerica.
