- Premessa: l'appello a cui ho partecipato è stato l'ultimo per i docenti Nitsch e Trombetti, per adesso non ci saranno più esami con loro, tuttavia lascio ugualmente la mia esperienza nel caso in futuro tale corso venga nuovamente affidato a loro.
- Esame: Metodi Matematici per l'Ingegneria
- Tempo impiegato per la preparazione: Circa 2 mesi pieni per preparare bene sia scritto che orale.
- Traccia scritto: Causa Covid-19, l'esame è stato telematico, fatto attraverso un test a risposta multipla di 12 quesiti sulla piattaforma Moodle dalla durata di 40 minuti.
Ho avuto modo di visualizzare delle tracce dello scorso anno e risultavano composte da 20 quesiti , di cui 15 teorici e 5 esercizi e risultavano tutto sommato abbordabili per chi aveva una preparazione discreta. Negli ultimi mesi però la cosa dev'essere cambiata, infatti all'esame ho trovato una traccia di 12 quesiti, molto più tosti e con esercizi anche lunghetti sotto alcuni punti di vista, con risposte multiple pari non a 4 ma a 8 riducendo in pratica al minimo la possibilità di buttarsi e/o ragionare per esclusione sulle risposte, cosa che aumenta di non poco la difficoltà di un test simile.
Al di là della difficoltà dei quesiti comunque, che tutto sommato risultavano ancora fattibili, il problema più grande a mio avviso è stato il tempo in quanto 40 minuti sono davvero troppo pochi.
I quesiti teorici potevano spaziare su domande riguardo gli zeri di funzioni analitiche, poli, residui, serie di Taylor e Laurant, serie di Fourier e convergenza di quest'ultima Trasformate e Distribuzioni. Gli esercizi erano del tipo calcolo di un integrale attraverso i residui, calcolo di un residuo (magari con lo sviluppo in serie di Laurent), trasformata di Laplace e trasformata di Fourier.
- Domande ricevute all'esame: Una volta superato lo scritto, le sessioni orali son state suddivise in 3 giorni, ma a volte ho sentito che capitava di dover fare l'orale anche in giornata. In generale le domande fatte dalla professoressa erano 3 (una sulla parte di Analisi Complessa, una sulle Trasformate di Fourier, Laplace e Serie di Fourier, una sulle Distribuzioni) con altre domande inerenti se non era soddisfatta o voleva aumentare il voto.
Avendo assistito ad una buona quantità di orali per rendermi conto della difficoltà delle domande, ho notato che comunque la docente tende quando può a non bocciare, ne ho sentite di cotte e di crude su di lei ed effettivamente la si può far innervosire se si dicono sciocchezze, però appunto devono essere degli errori piuttosto gravi che indicano lacune importanti e/o indicano una preparazione basata sulla mera memorizzazione degli argomenti, senza contare che ovviamente può sempre essere una giornata no ed essere più severa del solito.
L'idea che mi sono fatto comunque è che se si sanno i teoremi e le definizioni "fondamentali" del corso, è difficile non superare l'orale, l'importante è in tal caso studiare (molto) e capire bene i vari teoremi e definizioni, in tal modo se la docente decide per qualche ragione di "scavare" e andare a fondo non vi trovate impreparati e non la si fa innervosire.
- Libri e appunti utilizzati: Per la teoria ho usato il Codegone - Metodi matematici per l'ingegneria con gli appunti da officina studenti di Francesca Turco per gli argomenti fino alle distribuzioni in quanto tutto sommato risulta comprensibile e adeguato, per le Distribuzioni e la parte sui problemi ai limiti, con equazione delle onde e del calore ho integrato con appunti del docente Greco ed il Barozzi - Matematica per l'Ingegneria dell'Informazione che rispetto al Codegone è più "accurato" soprattutto sull'argomento delle distribuzioni, in particolare se non si fa attenzione potrebbe fare anche danni (usa talvolta con abuso di notazione l'integrale per definire alcune distribuzioni singolari come la delta di Dirac, cosa del tutto errata e purtroppo se qualcuno affronta l'argomento per la prima volta o non scava a fondo tende a non far suo il concetto di Distribuzione).
Per la parte scritta ho usato il Fascicolo esercizi del docente Greco e gli appunti di Francesca Turco di Esercizi Svolti (anche se talvolta trovavo errori mi hanno aiutato nel capire il procedimento di molti esercizi) e ovviamente le tracce d'esame sul sito Docenti di Nitsch e Trombetti.
- Eventuali difficoltà riscontrate e/o osservazioni personali: Esame che ho trovato tutto sommato anche interessante per certi versi, in quanto tende ad "allargare" le vedute di tutto ciò che è stato affrontato nei corsi di Analisi I e II, dando inoltre strumenti fondamentali per l'ingegneria (si chiama Metodi Matematici del resto)
Tuttavia risulta sicuramente ostico, anche perchè non sempre i corsi risultano chiari, è dunque senza dubbio un esame tosto, ma se si tende a studiare e prendere familiarità con gli esercizi che alla fine risultano anche molto meccanici, diventa tutt'altro che impossibile. In particolare molti degli esercizi tendono a girare intorno al calcolo di Residui, in quanto lo si trova sia nell'integrale, sia nelle successioni definite per ricorrenza (in riferimento all'antitrasformata Zeta), sia nei problemi di Cauchy (in riferimento alla scomposizioni in fratti semplici, eventualmente con l'uso della formula di Hermite).
Come detto all'inizio, non so se Trombetti e Nitsch avranno nuovamente la cattedra per questo corso, tuttavia nel caso ricapitasse il mio consiglio (che vale anche in generale per tale esame) è di studiare bene e capire la teoria facendo riferimento agli argomenti più importanti, accompagnando con molti, moltissimi esercizi per prendere dimestichezza ed essere ordinati nei procedimenti, in quanto la maggior parte delle volte in cui facevo un errore era sostanzialmente di distrazione e/o di calcolo.
Lascio un file che ho creato raccogliendo sia le domande più gettonate dalle esperienze qui su ingegnerinforma.it, sia le domande che ho sentito fare agli orali da me assistiti che reputo fondamentali da conoscere, nella speranza possano servire a qualcuno in futuro
- Esame: Metodi Matematici per l'Ingegneria
- Tempo impiegato per la preparazione: Circa 2 mesi pieni per preparare bene sia scritto che orale.
- Traccia scritto: Causa Covid-19, l'esame è stato telematico, fatto attraverso un test a risposta multipla di 12 quesiti sulla piattaforma Moodle dalla durata di 40 minuti.
Ho avuto modo di visualizzare delle tracce dello scorso anno e risultavano composte da 20 quesiti , di cui 15 teorici e 5 esercizi e risultavano tutto sommato abbordabili per chi aveva una preparazione discreta. Negli ultimi mesi però la cosa dev'essere cambiata, infatti all'esame ho trovato una traccia di 12 quesiti, molto più tosti e con esercizi anche lunghetti sotto alcuni punti di vista, con risposte multiple pari non a 4 ma a 8 riducendo in pratica al minimo la possibilità di buttarsi e/o ragionare per esclusione sulle risposte, cosa che aumenta di non poco la difficoltà di un test simile.
Al di là della difficoltà dei quesiti comunque, che tutto sommato risultavano ancora fattibili, il problema più grande a mio avviso è stato il tempo in quanto 40 minuti sono davvero troppo pochi.
I quesiti teorici potevano spaziare su domande riguardo gli zeri di funzioni analitiche, poli, residui, serie di Taylor e Laurant, serie di Fourier e convergenza di quest'ultima Trasformate e Distribuzioni. Gli esercizi erano del tipo calcolo di un integrale attraverso i residui, calcolo di un residuo (magari con lo sviluppo in serie di Laurent), trasformata di Laplace e trasformata di Fourier.
- Domande ricevute all'esame: Una volta superato lo scritto, le sessioni orali son state suddivise in 3 giorni, ma a volte ho sentito che capitava di dover fare l'orale anche in giornata. In generale le domande fatte dalla professoressa erano 3 (una sulla parte di Analisi Complessa, una sulle Trasformate di Fourier, Laplace e Serie di Fourier, una sulle Distribuzioni) con altre domande inerenti se non era soddisfatta o voleva aumentare il voto.
Avendo assistito ad una buona quantità di orali per rendermi conto della difficoltà delle domande, ho notato che comunque la docente tende quando può a non bocciare, ne ho sentite di cotte e di crude su di lei ed effettivamente la si può far innervosire se si dicono sciocchezze, però appunto devono essere degli errori piuttosto gravi che indicano lacune importanti e/o indicano una preparazione basata sulla mera memorizzazione degli argomenti, senza contare che ovviamente può sempre essere una giornata no ed essere più severa del solito.
L'idea che mi sono fatto comunque è che se si sanno i teoremi e le definizioni "fondamentali" del corso, è difficile non superare l'orale, l'importante è in tal caso studiare (molto) e capire bene i vari teoremi e definizioni, in tal modo se la docente decide per qualche ragione di "scavare" e andare a fondo non vi trovate impreparati e non la si fa innervosire.
- Libri e appunti utilizzati: Per la teoria ho usato il Codegone - Metodi matematici per l'ingegneria con gli appunti da officina studenti di Francesca Turco per gli argomenti fino alle distribuzioni in quanto tutto sommato risulta comprensibile e adeguato, per le Distribuzioni e la parte sui problemi ai limiti, con equazione delle onde e del calore ho integrato con appunti del docente Greco ed il Barozzi - Matematica per l'Ingegneria dell'Informazione che rispetto al Codegone è più "accurato" soprattutto sull'argomento delle distribuzioni, in particolare se non si fa attenzione potrebbe fare anche danni (usa talvolta con abuso di notazione l'integrale per definire alcune distribuzioni singolari come la delta di Dirac, cosa del tutto errata e purtroppo se qualcuno affronta l'argomento per la prima volta o non scava a fondo tende a non far suo il concetto di Distribuzione).
Per la parte scritta ho usato il Fascicolo esercizi del docente Greco e gli appunti di Francesca Turco di Esercizi Svolti (anche se talvolta trovavo errori mi hanno aiutato nel capire il procedimento di molti esercizi) e ovviamente le tracce d'esame sul sito Docenti di Nitsch e Trombetti.
- Eventuali difficoltà riscontrate e/o osservazioni personali: Esame che ho trovato tutto sommato anche interessante per certi versi, in quanto tende ad "allargare" le vedute di tutto ciò che è stato affrontato nei corsi di Analisi I e II, dando inoltre strumenti fondamentali per l'ingegneria (si chiama Metodi Matematici del resto)
Tuttavia risulta sicuramente ostico, anche perchè non sempre i corsi risultano chiari, è dunque senza dubbio un esame tosto, ma se si tende a studiare e prendere familiarità con gli esercizi che alla fine risultano anche molto meccanici, diventa tutt'altro che impossibile. In particolare molti degli esercizi tendono a girare intorno al calcolo di Residui, in quanto lo si trova sia nell'integrale, sia nelle successioni definite per ricorrenza (in riferimento all'antitrasformata Zeta), sia nei problemi di Cauchy (in riferimento alla scomposizioni in fratti semplici, eventualmente con l'uso della formula di Hermite).
Come detto all'inizio, non so se Trombetti e Nitsch avranno nuovamente la cattedra per questo corso, tuttavia nel caso ricapitasse il mio consiglio (che vale anche in generale per tale esame) è di studiare bene e capire la teoria facendo riferimento agli argomenti più importanti, accompagnando con molti, moltissimi esercizi per prendere dimestichezza ed essere ordinati nei procedimenti, in quanto la maggior parte delle volte in cui facevo un errore era sostanzialmente di distrazione e/o di calcolo.
Lascio un file che ho creato raccogliendo sia le domande più gettonate dalle esperienze qui su ingegnerinforma.it, sia le domande che ho sentito fare agli orali da me assistiti che reputo fondamentali da conoscere, nella speranza possano servire a qualcuno in futuro
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