Premessa:
questa è stata la mia esperienza dell'esame. Sebbene la reputi abbastanza completa, tenete conto che è comunque la mia esperienza e potrebbe variare molto a seconda della situazione, soprattutto considerando il metodo di giudizio del prof di cui parlerò sotto.
Inoltre, il motivo per cui ho deciso di riportare minuziosamente la mia esperienza è dovuto anche al fatto che non ho trovato praticamente nessuna informazione riguardo l'orale e lo scritto con Poggi, dal momento che nessuno si è preso la briga di condividere la propria esperienza.
Spero che chi legga questo post capisca che perdere una mezz'oretta e condividere informazioni sull'esame può essere di enorme giovamento a tutti.
questa è stata la mia esperienza dell'esame. Sebbene la reputi abbastanza completa, tenete conto che è comunque la mia esperienza e potrebbe variare molto a seconda della situazione, soprattutto considerando il metodo di giudizio del prof di cui parlerò sotto.
Inoltre, il motivo per cui ho deciso di riportare minuziosamente la mia esperienza è dovuto anche al fatto che non ho trovato praticamente nessuna informazione riguardo l'orale e lo scritto con Poggi, dal momento che nessuno si è preso la briga di condividere la propria esperienza.
Spero che chi legga questo post capisca che perdere una mezz'oretta e condividere informazioni sull'esame può essere di enorme giovamento a tutti.
Info sugli argomenti del corso
Il prof ha strutturato il corso nei due filoni principali segnali/probabilità. Questi argomenti sono trattati in maniera a volte pratica e a volte analitica. Bisogna fare molta attenzione a non vedere gli argomenti solamente sul lato pratico. Ci sono parecchie definizioni e proprietà, un buon numero di dimostrazioni (includendo i calcoli per i risultati di valori noti degli operatori e le proprietà) e molto poco spazio alla teoria ed alla discorsività (mi vengono in mente solo i problemi del campionamento).Il materiale che si trova su internet è davvero ben fatto e può eliminare ogni dubbio, ma consiglio caldamente di seguire il corso e prendere appunti, confrontandosi poi con il materiale online anche perchè i documenti disponibili hanno informazioni e nozioni non previsti nel programma.
Info sul modo di spiegare del prof
Il prof, escluse le 3/4 volte che non è riuscito a portare una dimostrazione a termine in aula (accorgendosi che non stava ottenendo il risultato sperato), scrivendo poi direttamente il risultato, è impeccabile sia nei calcoli che nell'argomentazione. Aggiunge aneddoti che ricollegano i calcoli e gli operatori che studiamo con le applicazioni reali e devo dire che lo fa in maniera davvero interessante.Nonostante questo, ho notato che ci sono argomenti che sono stati trattati in maniera un po' confusionaria, come la trasformazione delle variabili aleatorie, oppure la trasformata di un segnale discreto.
L'esame in generale
Questo è un esame molto più incentrato sull'orale di quanto immaginiate.Capire i concetti, sapere a memoria le dimostrazioni e le proprietà e conoscere i motivi di ogni passaggio di ogni calcolo è la chiave per passare l'orale.
Sebbene il prof trasmetti, durante gli esercizi, un enorme interesse verso la risoluzione “a occhio” dei segnali e delle probabilità, è tutto un altro discorso all'orale dove le formule vanno scritte e non dev'esserci il minimo errore.
Questo esame è nettamente diviso tra chi ha superato le prove intracorso e chi no.
Le prove intracorso sono alquanto difficili, relativamente al tempo in cui vengono appresi i concetti, soprattutto la seconda in cui si arriva a chiedere la sintesi di coefficienti di Forier a partire da dati inziali, ma anche rispetto alle prove scritte normali che risultano, invece, estremamente semplici e fattibili.
Il vantaggio di aver superato le prove intracorso è avere la possibilità di scegliere la data per l'orale. Inoltre (almeno da quel che mi è parso, ma prendete questa informazione con le pinze) all'orale il prof sembrava trattare con molta più morbidezza quelli delle prove intracorso.
L'esame scritto
Questa è la parte “calma” dell'esame. Il prof mette un orario verso primo pomeriggio e si hanno 2 ore e mezza per completare la prova, che risultano molto abbondanti e danno tutto il tempo di ricopiare.Gli esercizi sono 3 e sono tutt'altra cosa rispetto alla prova intracorso.
Molto probabilmente uscirà, come primo esercizio, qualcosa inerente all'inizio del corso (analisi di una lista di sistemi (linearità, tempo invarianza...)), seguito da un esercizio sull'analisi di un sistema da trattare nel tempo o nella frequenza (spesso entrambi) ed infine un esercizio sulla probabilità, che può andare da i primi esercizi (spesso con Bayes) fino alle variabili aleatorie (anche trasformazioni).
Dalle due prove scritte che ho dato (entrambe passate con 21, il prof da un voto da 1 a 10 ad ogni esercizio e promuove con un minimo di 14 in totale) ho capito che bisogna “fare gli ingegneri”, come dice il prof, ossia risolvere l'esercizio applicando tutte le scorciatoie possibili. Non fa niente se non si procede per via analitica. Se si vede “ad occhio” che un segnale ha una data media, che una convoluzione può essere risolta graficamente, si può farlo, naturalmente scrivendo qualche osservazione per giustificare la propria mossa.
La cosa enormemente positiva è che il prof presta molta attenzione allo svolgimento più che ai risultati, quindi se sapete lavorare con le cose su cui ci si esercita in classe, potete stare tranquilli.
Dunque ricordate: non risparmiatevi le scorciatoie. Evitare i calcoli giustificando è una cosa che vi velocizza e penso che il prof apprezzi.
Qui riporto le prove che ho svolto
PROVA SCRITTA 1
- calcolare le 5 convoluzioni elencate
- analizzare la risposta in frequenza e l'uscita di un sistema composito
- calcoli sulla probabilità usando variabili aleatorie esponenziali (tipo l'esempio della lampadina che si rompe)
- scrivere le proprietà di cui godono i 6 sistemi elencati (linearità, tempo invarianza...)
- analizzare la risposta in frequenza e l'uscita di un sistema composito
- calcolo di probabilità condizionali con dadi truccati e non
L'esame orale
Ah, l'esame orale. Non commettete il mio stesso errore: l'esame orale è difficile.Io l'ho sottovalutato parecchio la prima volta.
Dovete sapere tutto, ma proprio tutto ciò che il prof ha dimostrato in aula, ogni maledetta cosa, anche le trasformate di segnali particolari, anche il calcolo di media e varianza delle variabili aleatorie.
Dovete avere un quadro ben chiaro di tutto ciò che ha dimostrato e non sminuire gli argomenti.
Il prof, di per sé, è “leale” con le domande e con il modo di porsi verso gli studenti: tratta tutti allo stesso modo, da il tempo per riflettere e per scrivere alla lavagna ed è solito aiutare con dei suggerimenti un po' velati.
Purtroppo, i suggerimenti velati tendono più a sviare che ad aiutare (dipende dalla situazione) e fin troppo spesso se non si è partiti in quarta, il prof incalza su quel simbolo che avete dimenticato o perché non siete riusciti a giustificare un passaggio, e lì entrate subito nella “zona rossa”.
Se non ricordate un dettaglio e il prof comincia a incalzare su quella falla, è molto probabile che il prof perdi fiducia nella vostra preparazione, indipendentemente dal fatto che avete scritto tutte le definizioni e le proprietà del mondo.
Il fatto che il prof perdi facilmente stima nella vostra prestazione + il fatto che è quasi impossibile strappargli un voto da 18 a 23 = bocciatura facile. Entrambe le sessioni a cui ho partecipato ho visto quasi la metà degli studenti essere bocciati, nonostante non fossero andati malaccio a tutte le domande.
Inoltre, cosa più importante, il giudizio del prof (per quanto leale possa essere) è estremamente “aleatorio” per usare un termine azzeccato, nel senso che non sembra avere un metro di giudizio estremamente preciso con cui giudicare la preparazione di uno studente (e lo dico nonostante pensi di essere stato giudicato correttamente).
Naturalmente io non sono nessuno per valutare il modus operandi di un professore, ma l'ho visto bocciare un paio di studenti nonostante avessero risposto bene alle prime domande (ma che sono incappati, più in là, nella “zona rossa”), mentre ne ha promossi altri che su ogni domanda hanno avuto mille ripensamenti e sono riusciti a malapena ad esprimere il concetto che avrebbero dovuto formalizzare in formule.
Naturalmente, se conoscete a memoria tutto di tutto e riuscite a districarvi dai “suggerimenti” che il prof vi da, non avete nulla da temere.
Il più grande consiglio che vi do è di andare ad assistere ad un orale (conoscendo gli argomenti) e vedere come il prof vuole essere risposto.
Per gli argomenti chiesti, infine, vi riporto io la lista delle cose che ha chiesto (e quante volte lo ha chiesto) quando ho passato l'orale, visto che ero uno degli ultimi e li ho segnati per precauzione in vista di una “aleatoria” bocciatura nonostante la mia preparazione.
PROVA ORALE, DOMANDE FATTE NELLA MIA SESSIONE
- Kolmogorov + corollario
- Campionamento (3 volte)
- Bayes e probabilità totale
- Sistemi LTI (conseguenze della proprietà LTI, risposta impulsiva, y(t)=x(t) convoluto h(t))
- Da serie a trasformata (3 volte)
- Esercizio probabilità
- Coppia variabili Gaussiane
- Autocorrelazione + proprietà
- Bernoulliana e Binomiale + calcolo media e varianza
- Serie Fourier (3 volte)
- Proprietà dei sistemi
- Media e varianza di variabili indipendenti
- Sistemi ARMA (anche in frequenza)
- PDF e CDF di coppia di variabili aleatorie + proprietà
- Proprietà dei sistemi osservando h(t) (istantaneità, causalità, stabilità) (2 volte)
- Gaussiana + calcolo media e varianza
- Esercizio probabilità coppia di variabili aleatorie (2 volte)
- Esercizio energia di somma di segnali (energia mutua)
- Trasformata della derivata e dell'integrale
Ho notato che non ha mai chiesto nulla sulla trasformata di un segnale discreto, ma non si può mai sapere visto che è famoso per chiedere davvero tutto ciò che abbiamo studiato.
In bocca al lupo per l'esame ragazzi, e cercate di riportare più esperienze e informazioni possibili su questo forum, di qualunque esame si tratti.