Ciao ragazzi! Mi chiamo Antonio e frequento il primo anno di ingegneria informatica, canale DE-M.
Dopo un inizio mooolto travagliato legato a dei problemi riguardanti il mio cognome, sono riuscito a rimettermi in carreggiata, ancora con qualche problemino, ma sento che ho preso la strada giusta. Si inizia a prendere velocità
.
Condivido la mia esperienza con la prof Brandolini, esame Analisi 1.
Il tempo di preparazione che ho avuto per gli esercizi è stato abbastanza lungo, dato che non ho potuto seguire con lei il corso e non mi sono potuto esercitare durante i corsi con calma, per i problemi sopra citati. Diciamo che ho scoperto di dover fare l'esame con la prof il 20 gennaio, non avendo praticamente mai visto un limite, una serie e un integrale come lei li inserisce nei compiti. Mi ci è voluto un po', ma ora ho acquisito una certa dimestichezza con quegli esercizi.
Per l'orale ho seguito solo Marcellini-Sbordone e diciamo che in un mesetto ce la si può fare.
Tempo di preparazione: DEVI BUTTARE IL SANGUE
Che mi ha chiesto all'esame: continuità, derivabilità, legame tra queste due, significato geometrico di derivata, primitive e teorema di caratterizzazione, criterio della radice per le serie.
Cosa chiede di solito: chiede di tutto. Spazia su tutto il programma. E probabile però che chieda qualcosa di teoria relativo a un argomento che magari hai sbagliato nel compito scritto (a me, la serie->criterio della radice)
Come si comporta: molto disponibile. Non fa paura come tutti dicono, o perlomeno, basta che non vengano scritte assurdità e tende anche a scherzare e farvi qualche sorriso.
Con cosa ci si prepara: Marcellini-Sbordone e passa la paura.
Racconto. Per persone che hanno poco da fare nella vita:
Ho provato per la prima volta l'esame a febbraio, 9. K.O.
Seconda volta a febbraio, 24. Ammesso con riserva. -> Preparazione in 5 giorni di quasi tutto il programma orale (fortuna che avevo iniziato a studiarmelo un po' la sera, a tempo perso, l'orale...). K.O.
Sconsolato allora mi avvio al secondo semestre con una malinconia addosso che non immaginate. Ma poi mi metto sotto e seguo addirittura 3 corsi del secondo semestre e arrivo fino alla fine con algebra. Ho istituito una sorta di tabella di marcia, nel senso: "Ok, dopo il 1° maggio inizio seriamente a studiare analisi 1, voglio arrivare lì pronto e farmi valere". (E' una sorta di guerra, mi capirete...).
E allora mi preparo, bene, riesco a fare tutti gli esercizi del compito a parte l'integrale improprio (che cavolo è un integrale improprio?!).
Prenoto per il 15 giugno. SONO PRONTO!
Esame, tensione alle stelle, come sempre. Faccio il compito pensando di averlo fatto bene:
1 dominio su 2;
1 limite su 2;
estremi;
integrale;
Sarà andato bene? Sì, ammesso senza riserva.
Ok allora adrenalina a mille, e andiamo a prenderci l'esame. Anche un 17 va bene, basta toglierlo dagli esami da fare, non ne posso più.
3 giorni di studio intensissimo e poi prova orale.
3 teoremi da dimostrare. Li so tutti e 3, faccio anche un grafico per far capire che ho capito (analisi nelle vene). E allora penso "è fatta! Ma qua ci scappa anche un buon voto, visto lo scritto che non è andato male". Le prof, rilegge, tutto liscio. Allora mi fa altre due domandine per far alzare il voto. Non le so. Non mi interessa. FATEMI USCIRE. HO AVUTO GIA' TROPPA FORTUNA CON QUELLE 3 DOMANDE CHE SAPEVO ALLA PERFEZIONE.
Mi chiama alla cattedra. Penso "Cavolo, qua è 25, 24, 26...".
"Allora: orale che è andato molto bene...io propongo 21!"
"....."
"Sì lei nel compito ha fatto degli orrori imperdonabili. Le va bene?"
"...sìsì lo so lo so. Sì va bene!"
Arrivederci e grazie. 21 che sa di 30, lode e bacio accademico. 30 sul campo.
Fine. Basta analisi 1. O perlomeno basta con quei teoremacci.
Ora testa a algebra e geometria. Il 13 luglio sarà il giorno.
Dopo un inizio mooolto travagliato legato a dei problemi riguardanti il mio cognome, sono riuscito a rimettermi in carreggiata, ancora con qualche problemino, ma sento che ho preso la strada giusta. Si inizia a prendere velocità
Condivido la mia esperienza con la prof Brandolini, esame Analisi 1.
Il tempo di preparazione che ho avuto per gli esercizi è stato abbastanza lungo, dato che non ho potuto seguire con lei il corso e non mi sono potuto esercitare durante i corsi con calma, per i problemi sopra citati. Diciamo che ho scoperto di dover fare l'esame con la prof il 20 gennaio, non avendo praticamente mai visto un limite, una serie e un integrale come lei li inserisce nei compiti. Mi ci è voluto un po', ma ora ho acquisito una certa dimestichezza con quegli esercizi.
Per l'orale ho seguito solo Marcellini-Sbordone e diciamo che in un mesetto ce la si può fare.
Tempo di preparazione: DEVI BUTTARE IL SANGUE
Che mi ha chiesto all'esame: continuità, derivabilità, legame tra queste due, significato geometrico di derivata, primitive e teorema di caratterizzazione, criterio della radice per le serie.
Cosa chiede di solito: chiede di tutto. Spazia su tutto il programma. E probabile però che chieda qualcosa di teoria relativo a un argomento che magari hai sbagliato nel compito scritto (a me, la serie->criterio della radice)
Come si comporta: molto disponibile. Non fa paura come tutti dicono, o perlomeno, basta che non vengano scritte assurdità e tende anche a scherzare e farvi qualche sorriso.
Con cosa ci si prepara: Marcellini-Sbordone e passa la paura.
Racconto. Per persone che hanno poco da fare nella vita:
Ho provato per la prima volta l'esame a febbraio, 9. K.O.
Seconda volta a febbraio, 24. Ammesso con riserva. -> Preparazione in 5 giorni di quasi tutto il programma orale (fortuna che avevo iniziato a studiarmelo un po' la sera, a tempo perso, l'orale...). K.O.
Sconsolato allora mi avvio al secondo semestre con una malinconia addosso che non immaginate. Ma poi mi metto sotto e seguo addirittura 3 corsi del secondo semestre e arrivo fino alla fine con algebra. Ho istituito una sorta di tabella di marcia, nel senso: "Ok, dopo il 1° maggio inizio seriamente a studiare analisi 1, voglio arrivare lì pronto e farmi valere". (E' una sorta di guerra, mi capirete...).
E allora mi preparo, bene, riesco a fare tutti gli esercizi del compito a parte l'integrale improprio (che cavolo è un integrale improprio?!).
Prenoto per il 15 giugno. SONO PRONTO!
Esame, tensione alle stelle, come sempre. Faccio il compito pensando di averlo fatto bene:
1 dominio su 2;
1 limite su 2;
estremi;
integrale;
Sarà andato bene? Sì, ammesso senza riserva.
Ok allora adrenalina a mille, e andiamo a prenderci l'esame. Anche un 17 va bene, basta toglierlo dagli esami da fare, non ne posso più.
3 giorni di studio intensissimo e poi prova orale.
3 teoremi da dimostrare. Li so tutti e 3, faccio anche un grafico per far capire che ho capito (analisi nelle vene). E allora penso "è fatta! Ma qua ci scappa anche un buon voto, visto lo scritto che non è andato male". Le prof, rilegge, tutto liscio. Allora mi fa altre due domandine per far alzare il voto. Non le so. Non mi interessa. FATEMI USCIRE. HO AVUTO GIA' TROPPA FORTUNA CON QUELLE 3 DOMANDE CHE SAPEVO ALLA PERFEZIONE.
Mi chiama alla cattedra. Penso "Cavolo, qua è 25, 24, 26...".
"Allora: orale che è andato molto bene...io propongo 21!"
"....."
"Sì lei nel compito ha fatto degli orrori imperdonabili. Le va bene?"
"...sìsì lo so lo so. Sì va bene!"
Arrivederci e grazie. 21 che sa di 30, lode e bacio accademico. 30 sul campo.
Fine. Basta analisi 1. O perlomeno basta con quei teoremacci.
Ora testa a algebra e geometria. Il 13 luglio sarà il giorno.