Esame: Controlli Automatici
Docente: Mario Di Bernardo
Informazioni generali: l'esame, di difficoltà non elevatissima, ma pur sempre alta, richiede conoscenze di FSD fin da subito. Durante il corso (che merita di essere seguito), il prof tende inizialmente ad andarci piano, ma rammenda agli studenti di ripassarsi gli argomenti di FSD volta per volta. Il corso è tenuto dal prof ma ci sarà una staffetta di assistenti e altri prof che lo sostituiranno nelle sue assenze abbastanza numerose. Le lezioni di teoria solitamente è sempre lui a tenerle, mentre le esercitazioni le varie altre figure.
Solitamente, tra esercitazioni e ricevimento, i prof e gli assistenti tendono a contraddirsi sui procedimenti risolutivi degli esercizi.
L'esame consiste in una prova scritta con all'interno esercizi, domande orali e domande di MATLAB/Simulink.
In sede d'esame il prof e gli assistenti prepareranno l'aula come per un test di ingresso alla NASA, facendo posare zaini, libri, cellulari, non rispondendo alle domande sulla traccia tranne che sull'italiano, e non facendo tenere la traccia.
L'esame dura 2 ore e se si hanno dei ripensamenti o delle indecisioni è quasi impossibile svolgerla per intero. (Il prof a lezione in ogni caso dice che non si aspetta che venga risolta tutta, ma che vengano "ingegneristicamente" scelti gli esercizi da fare a seconda del tempo a disposizione...)
I risultati non verranno pubblicati sul sito docenti, ma verranno comunicati direttamente all'orale, fissato solitamente dopo 2 settimane. Ad alcuni, scelti a sua discrezione in base alla "coerenza" tra i vari punti del compito, verrà chiesta un'integrazione orale, di MATLAB o di Simulink.
Con i voti è anche abbastanza largo e se non si completa tutta la traccia si può comunque accedere a voti medio/alti.
Tempo preparazione: ho seguito il corso attentamente, studiando volta per volta e facendo davvero molti esercizi, e ho sostenuto il preappello del 4 giugno. Credo che partendo da 0 si vada per il mese e mezzo e più di preparazione. Gli argomenti di orale non sono molti e non sono nemmeno difficili da comprendere. Anzi, è stato uno dei più agevoli da studiare. Per lo scritto serve invece far propri i vari metodi di risoluzione che vengono proposti e fare molta pratica. In alcuni esercizi come nel progetto con Bode bisogna conoscere a fondo i diagrammi di Bode.
Traccia: il prof non fa tenere la traccia, ma in generale era simile a quelle sul suo sito. Fare riferimento però alle tracce fino al 2015, perché prima sono un po' vecchiotte e il prof ha cambiato un po' la tipologia.
C'era un esercizio sul progetto in t del serbatoio, un luogo delle radici, un esercizio con Nyquist, e una regolazione di un PID. Oltre a questi c'erano degli esercizi più piccoli a contorno, come, ad esempio, descrivere come vengono attenuati determinati disturbi in ingresso o uscita a diverse frequenze. Come domanda orale significativa c'era il Principio degli Argomenti di Cauchy con criterio di Bode.
Orale: il prof elenca i partecipanti allo scritto e dice il voto (se promossi), insufficiente (se bocciati), oppure di sostenere una integrazione orale se indeciso sul voto. L'orale prevede sia argomenti puramente orali, sia esercizi. Solitamente si basa su cose sbagliate/non fatte allo scritto.
Libri e appunti utilizzati: praticamente solo le slide del corso, con davvero minime integrazioni dal Bolzern. Le slide sono sufficienti.
Eventuali difficoltà e consigli: le difficoltà sono legate agli esercizi, perché esistono migliaia di metodi per risolverli e il prof ne utilizza alcuni. Per ogni esercizio ci sono più strade e lui premia quella più breve. Se ci si perde in calcoli immensi non ne è felice.
Gli esercizi meno standard sono quelli sul progetto in s (con il LDR) e in omega con i diagrammi di Bode. In questi bisogna avere un po' di inventiva nel progetto e capire anche senza disegnare come cambia il diagramma (i diagrammi di modulo e fase, in omega) con l'aggiunta di poli/zeri nel controllore. Gli altri esercizi, una volta capito come risolvere e cosa le varie specifiche implicano sul progetto, si tratta di banali calcoli visti e rivisti in altri esercizi.
Cercate di giocarvi tutto allo scritto, perché l'orale dopo un paio di settimane può scombussolare un po' tutti i piani.
Docente: Mario Di Bernardo
Informazioni generali: l'esame, di difficoltà non elevatissima, ma pur sempre alta, richiede conoscenze di FSD fin da subito. Durante il corso (che merita di essere seguito), il prof tende inizialmente ad andarci piano, ma rammenda agli studenti di ripassarsi gli argomenti di FSD volta per volta. Il corso è tenuto dal prof ma ci sarà una staffetta di assistenti e altri prof che lo sostituiranno nelle sue assenze abbastanza numerose. Le lezioni di teoria solitamente è sempre lui a tenerle, mentre le esercitazioni le varie altre figure.
Solitamente, tra esercitazioni e ricevimento, i prof e gli assistenti tendono a contraddirsi sui procedimenti risolutivi degli esercizi.
L'esame consiste in una prova scritta con all'interno esercizi, domande orali e domande di MATLAB/Simulink.
In sede d'esame il prof e gli assistenti prepareranno l'aula come per un test di ingresso alla NASA, facendo posare zaini, libri, cellulari, non rispondendo alle domande sulla traccia tranne che sull'italiano, e non facendo tenere la traccia.
L'esame dura 2 ore e se si hanno dei ripensamenti o delle indecisioni è quasi impossibile svolgerla per intero. (Il prof a lezione in ogni caso dice che non si aspetta che venga risolta tutta, ma che vengano "ingegneristicamente" scelti gli esercizi da fare a seconda del tempo a disposizione...)
I risultati non verranno pubblicati sul sito docenti, ma verranno comunicati direttamente all'orale, fissato solitamente dopo 2 settimane. Ad alcuni, scelti a sua discrezione in base alla "coerenza" tra i vari punti del compito, verrà chiesta un'integrazione orale, di MATLAB o di Simulink.
Con i voti è anche abbastanza largo e se non si completa tutta la traccia si può comunque accedere a voti medio/alti.
Tempo preparazione: ho seguito il corso attentamente, studiando volta per volta e facendo davvero molti esercizi, e ho sostenuto il preappello del 4 giugno. Credo che partendo da 0 si vada per il mese e mezzo e più di preparazione. Gli argomenti di orale non sono molti e non sono nemmeno difficili da comprendere. Anzi, è stato uno dei più agevoli da studiare. Per lo scritto serve invece far propri i vari metodi di risoluzione che vengono proposti e fare molta pratica. In alcuni esercizi come nel progetto con Bode bisogna conoscere a fondo i diagrammi di Bode.
Traccia: il prof non fa tenere la traccia, ma in generale era simile a quelle sul suo sito. Fare riferimento però alle tracce fino al 2015, perché prima sono un po' vecchiotte e il prof ha cambiato un po' la tipologia.
C'era un esercizio sul progetto in t del serbatoio, un luogo delle radici, un esercizio con Nyquist, e una regolazione di un PID. Oltre a questi c'erano degli esercizi più piccoli a contorno, come, ad esempio, descrivere come vengono attenuati determinati disturbi in ingresso o uscita a diverse frequenze. Come domanda orale significativa c'era il Principio degli Argomenti di Cauchy con criterio di Bode.
Orale: il prof elenca i partecipanti allo scritto e dice il voto (se promossi), insufficiente (se bocciati), oppure di sostenere una integrazione orale se indeciso sul voto. L'orale prevede sia argomenti puramente orali, sia esercizi. Solitamente si basa su cose sbagliate/non fatte allo scritto.
Libri e appunti utilizzati: praticamente solo le slide del corso, con davvero minime integrazioni dal Bolzern. Le slide sono sufficienti.
Eventuali difficoltà e consigli: le difficoltà sono legate agli esercizi, perché esistono migliaia di metodi per risolverli e il prof ne utilizza alcuni. Per ogni esercizio ci sono più strade e lui premia quella più breve. Se ci si perde in calcoli immensi non ne è felice.
Gli esercizi meno standard sono quelli sul progetto in s (con il LDR) e in omega con i diagrammi di Bode. In questi bisogna avere un po' di inventiva nel progetto e capire anche senza disegnare come cambia il diagramma (i diagrammi di modulo e fase, in omega) con l'aggiunta di poli/zeri nel controllore. Gli altri esercizi, una volta capito come risolvere e cosa le varie specifiche implicano sul progetto, si tratta di banali calcoli visti e rivisti in altri esercizi.
Cercate di giocarvi tutto allo scritto, perché l'orale dopo un paio di settimane può scombussolare un po' tutti i piani.